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Cosa cura la Magnetoterapia

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Sommario articolo

La magnetoterapia è una disciplina che si inserisce nel vasto panorama delle terapie fisiche strumentali. Questa tecnica, alquanto affascinante, sfrutta i poteri dei campi elettromagnetici per curare una vasta gamma di patologie ossee e muscolari, indipendentemente se si tratti di disturbi acuti o cronici. Iniziamo il nostro viaggio nell’universo della magnetoterapia esaminando cosa rappresenti questa pratica e come funzioni.

Fondamenti della Magnetoterapia

In termini semplici, la magnetoterapia impiega campi elettromagnetici per influenzare positivamente le cellule del corpo umano. Questi campi magnetici agiscono come catalizzatori per il ripristino e il mantenimento dell’equilibrio cellulare, contribuendo così alla guarigione di lesioni e patologie. Gli appassionati di questa terapia sostengono che l’energia magnetica sia in grado di interagire con le cariche elettriche delle cellule, ripristinando il potenziale di membrana a riposo delle cellule danneggiate. Inoltre, i magneti possono influenzare il ferro legato all’emoglobina, contribuendo a migliorare il flusso sanguigno.

Strumenti della Magnetoterapia

Per mettere in atto la magnetoterapia, vengono utilizzati diversi strumenti e dispositivi. Uno dei modi più comuni per somministrare questa terapia è attraverso l’uso di magneti che vengono applicati direttamente sulle aree da trattare. Questi magneti possono essere inseriti in dispositivi come cavigliere, polsiere, ginocchiere, fasce, coperte o addirittura solette per le scarpe. Inoltre, esistono apparecchiature specializzate per la magnetoterapia, utilizzate in centri dedicati, che permettono di effettuare sedute controllate da esperti. La durata di ciascuna sessione può variare, ma generalmente richiede almeno trenta minuti. Per ottenere risultati significativi, potrebbero essere necessarie da dieci a trenta sedute, a seconda della gravità della condizione.

Applicazioni nell’Apparato Osteoarticolare

L’apparato osteoarticolare è una delle principali aree in cui la magnetoterapia trova applicazione. Questa terapia può essere una valida opzione per pazienti affetti da osteoporosi, artrite, fratture, infiammazioni e dolori osteoarticolari, come cervicalgia e lombosciatalgia. Inoltre, è utilizzata per agevolare il consolidamento osseo dopo fratture e per il riassorbimento dell’edema osseo. La magnetoterapia si dimostra particolarmente efficace nella gestione delle patologie croniche o infiammatorie, ma può anche essere un valido complemento per i traumi e le fasi post-operatorie.

Dettagli Tecnici: Campi Magnetici e Frequenze

Ora, passiamo a esaminare alcuni dettagli tecnici fondamentali. La magnetoterapia utilizza campi elettromagnetici pulsati per influenzare le cellule e stimolare la guarigione. La frequenza di questi campi può variare da pochi Hertz a diverse migliaia. L’intensità del campo applicato è strettamente legata al disturbo da trattare e alla profondità di penetrazione richiesta. Ad esempio, per affrontare lesioni ossee o situazioni in cui è presente del gesso, è necessario aumentare l’intensità per superare gli ostacoli.

Tipologie di Applicatori

I dispositivi per la magnetoterapia possono essere dotati di vari tipi di applicatori, ognuno adatto a diverse situazioni. Dalle fasce da avvolgere intorno alla parte del corpo interessata, ai tappetini per trattare la schiena, fino ai dispositivi progettati per la magnetoterapia dei piedi. Alcuni di essi contengono una coppia di solenoidi, che sono avvolgimenti elettrici cilindrici attraversati dalla corrente. Questi applicatori, generalmente più grandi, sono utilizzati per trattare le articolazioni, come il ginocchio, e consentono un aumento significativo dell’intensità dei campi elettromagnetici senza il rischio di surriscaldamento. È particolarmente utile nel trattamento delle fratture con gesso, dove è necessario raggiungere l’osso con maggiore efficacia.

Frequenza e Intensità del Trattamento

La frequenza e l’intensità del trattamento rappresentano due parametri fondamentali nella programmazione di qualsiasi dispositivo per magnetoterapia. La frequenza viene misurata in Hertz (Hz), mentre l’intensità in Gauss (G). Aumentando l’intensità, non è necessario ridurre il tempo di trattamento. Questi due aspetti sono indipendenti tra loro. L’intensità è direttamente legata alla profondità del trattamento, ad esempio, per trattare una frattura al femore o situazioni in cui è presente gesso, è necessario aumentare l’intensità per superare gli ostacoli.

Magnetoterapia a Bassa Frequenza

La magnetoterapia a bassa frequenza, solitamente compresa tra 1 e 120 Hz, è spesso utilizzata per favorire l’assimilazione del calcio, stimolare la calcificazione ossea e accelerare la guarigione delle fratture. Questa forma di terapia può essere preziosa per la circolazione, contribuendo a ridurre l’infiammazione e il dolore. Va notato che la magnetoterapia è completamente indolore, senza alcun rumore o vibrazione associata.

Magnetoterapia ad Alta Frequenza

La magnetoterapia ad alta frequenza, anche nota come elettromagnetoterapia ad alta frequenza o CEMP (Campi Elettromagnetici Pulsati), opera mediante l’emissione di onde radio a frequenze comprese tra 18 e 900 MHz sotto forma di brevi impulsi regolabili. Questa forma di magnetoterapia è caratterizzata da un’alta frequenza e una bassa intensità (misurata in milliWatt) ed è particolarmente indicata per il trattamento del dolore, la cicatrizzazione, gli edemi e altre patologie dei tessuti molli. Sebbene sia efficace, può richiedere un numero maggiore di trattamenti rispetto alla magnetoterapia a bassa frequenza.

Come Funziona la Magnetoterapia

L’apparecchio utilizzato per la magnetoterapia contiene un generatore che invia impulsi elettrici ai magneti, solitamente posti all’interno di un’apposita unità o applicatore. Questi magneti emettono campi elettromagnetici pulsati che vengono diretti verso il corpo umano. I campi magnetici colpiscono le cellule danneggiate, innescando un processo di rigenerazione cellulare. Gli effetti benefici della magnetoterapia sono numerosi, tra cui un potente effetto analgesico, il miglioramento dello scambio cellulare, l’aumento dell’ossigenazione dei tessuti e un effetto positivo sui dolori muscolari e articolari, come la sciatalgia, la lombalgia e la cervicalgia. La muscolatura si rilassa, favorendo la vasodilatazione e il rilascio di endorfine, che contribuiscono a innalzare la soglia del dolore.

Indicazioni Terapeutiche

La magnetoterapia può essere impiegata per affrontare una vasta gamma di disturbi, soprattutto quelli legati all’apparato osteoarticolare, tra cui l’artrite reumatoide, l’artrosi cervicale, l’artrosi del ginocchio (gonartrosi), l’epicondilite, le fratture ossee, la lombosciatalgia, l’osteoporosi, i reumatismi, gli strappi muscolari, il tunnel carpale, l’artrosi dell’anca (coxartrosi) e molti altri. È possibile utilizzare la magnetoterapia su varie parti del corpo, tra cui spalle, braccia, schiena, collo, bacino, fianchi, ginocchia, gambe, piedi e caviglie.

Tempistiche della Magnetoterapia

La magnetoterapia richiede tempi di trattamento medio-lunghi e una grande costanza da parte del paziente. Un ciclo di trattamento dura generalmente tra i 45 e i 60 giorni e può essere ripetuto più volte durante l’anno. Durante il trattamento, è necessario dedicare almeno 2-3 ore al giorno alle sedute (anche se possono essere programmate più sessioni giornaliere), a seconda della patologia e delle prescrizioni mediche. Gli effetti positivi della magnetoterapia sulla salute ossea possono migliorare la densità ossea, rallentando la progressione di patologie come l’osteoporosi, riducendo i tempi di guarigione delle fratture e stimolando il sistema endocrino.

Controindicazioni e Sicurezza

La magnetoterapia è generalmente sicura e priva di effetti collaterali, ma alcune precauzioni sono necessarie. È sconsigliato l’uso di questa terapia durante la gravidanza e nei pazienti portatori di pacemaker, in quanto potrebbe interferire con questi dispositivi. Durante una sessione di magnetoterapia, è consigliabile evitare l’uso di telefoni cellulari o computer troppo vicini all’apparecchio per evitare interferenze. Inoltre, se si indossano tutori o dispositivi metallici, è meglio rimuoverli durante il trattamento per evitare possibili complicazioni.

Costi e Accessibilità

I costi associati alla magnetoterapia possono variare notevolmente. Il noleggio di un dispositivo per questa terapia può essere costoso, specialmente se si intende utilizzarlo solo per un breve periodo. L’acquisto di un dispositivo nuovo può oscillare tra i 250 € e i 650 €, ma alcuni modelli più avanzati possono raggiungere i 1000 €. Il prezzo dipende dalle funzionalità specifiche dell’apparecchio e dalla sua capacità di gestire diverse terapie contemporaneamente.

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