Si è in presenza di edema spongioso quando si riscontra un deposito insolito di liquido nelle ossa dotate di
midollo osseo. Questa presenza di liquido è visualizzabile alla Risonanza Magnetica.
L’edema osseo nella regione normalmente occupata da osso spongioso e tessuto midollare è legato a
diverse patologie di tipo infiammatorio o meno e condizioni di tipo reumatologico. Causa dolore e gonfiore
per la presenza di liquido nei tessuti.
Quali sono le cause e come si cura?
Edema spongioso: cos’è
Questa lesione venne descritta, inizialmente, come ‘edema osseo’. In seguito, fu rinominata ‘edema
midollare’ (edema intraspongioso in sede di Risonanza Magnetica).
L’edema spongioso è caratterizzato dall’aumento di liquido nelle ossa dotate di midollo osseo. Le ossa
maggiormente colpite sono quelle più lunghe (gambe, braccia).
L’edema osseo può essere asintomatico o presentare sintomi, in particolare dolore all’osso interessato dalla
lesione.
Edema osseo: cause
L’edema, il gonfiore dovuto alla presenza di liquidi, altro non è che una reazione del corpo ad eventi
traumatici.
Di solito, l’edema della spongiosa ossea si manifesta a seguito di traumi, eventi traumatici ai legamenti in
tensionamento, infortuni, incidenti che provocano fratture o gravi contusioni.
Altre cause diverse dai traumi possono essere osteoartrite, osteonecrosi (quando l’osso non riceve più
sangue), infiammazioni del liquido sinoviale, osteoporosi (carenza di calcio nelle ossa), terapia eccessiva
con corticosteroidi, esposizione a radioterapia, tumori alle ossa (benigni o maligni).
L’edema osseo è, tuttora, di difficile comprensione sia perché è presente in patologie molto diverse tra loro
sia perché l’edema non è presente nell’esame istologico dei tessuti. In breve, non è chiaro quale sia
l’alterazione responsabile dell’aumento del segnale liquido della Risonanza Magnetica.
Ciò che può spiegare la sua presenza in varie condizioni patologiche è il segno di rimodellamento osseo.
L’edema osseo è un segno comune in molte malattie di tipo infiammatorio e non infiammatorio, nelle
fratture vertebrali (anche da osteoporosi), artrosi, algodistrofia (morbo di Sudek), contusione ossea (detta
frattura occulta in quanto non visibile in radiologia).
Diagnosi
Una diagnosi precoce può individuare l’edema osseo allo scopo di suggerire una terapia tempestiva per
risolvere la problematica in base al danno riscontrato.
L’edema spongioso può essere rintracciato con la Risonanza Magnetica, in grado di indagare le parti ossee
prossime all’articolazione che presentano un aspetto grigio chiaro, diverse dall’area di osso di colore grigio
scuro. L’area grigio chiara è quella che si riferisce alla parte colpita da edema osseo, nel punto in cui si
avverte dolore.
Edema spongioso: come si cura
L’edema associato a patologie deve essere trattato curando la malattia che l’ha originato.
Il trattamento farmacologico consiste nell’uso di corticosteroidi, bisfosfonati (in particolare, clodronato e
neridronato) che riducono il dolore e migliorano la prognosi nel morbo di Sudek, osteonecrosi,
spondiloartrite, enteropatie. Se l’edema è associato a osteoporosi si utilizzano gli alendronati.
Tuttavia, il più delle volte, i trattamenti farmacologici non risolvono il problema.
In fisioterapia, esistono prove di efficacia relative alle seguenti terapie fisiche:
- Magnetoterapia CEMP, che ripristina l’equilibrio biologico nell’area colpita accelerando il processo
di guarigione delle ossa ed agevolando lo smaltimento dei liquidi; - Tecarterapia che, intervenendo sui meccanismi cellulari, potenzia ed accelera i naturali processi
riparativi e antinfiammatori agendo anche sugli strati più profondi.
Oltre a queste due terapie d’elezione, risultano utili per mantenere il tono-trofismo del muscolo il rinforzo
muscolare isometrico, l’elettrostimolazione e l’Idrokinesiterapia in piscina.