La frattura della caviglia è un infortunio scheletrico caratterizzato dalla rottura di uno o più ossa che compongono l’articolazione tra la gamba e il piede. Le fratture alla caviglia possono essere causate da una rotazione eccessiva della caviglia, una caduta accidentale, un salto da un’altezza considerevole o un incidente stradale.
Esistono diversi tipi di fratture della caviglia, tra cui la frattura unimalleolare (rottura di uno dei malleoli), la frattura bimalleolare (rottura di entrambi i malleoli), la frattura trimalleolare (rottura dei malleoli e della sezione distale-posteriore della tibia) e la frattura dell’astragalo.
I sintomi tipici di una frattura della caviglia includono dolore, ematoma, gonfiore, deformità scheletriche e zoppia. Per diagnosticare correttamente una frattura della caviglia e le sue cause, è spesso sufficiente un esame fisico, una valutazione della storia clinica del paziente e una radiografia.
Trattamento e terapia della frattura di caviglia
Il trattamento di una frattura della caviglia dipende dalla gravità dell’infortunio. Per le fratture lievi, è previsto un trattamento conservativo che può includere riposo, immobilizzazione dell’arto con un gesso e l’uso di stampelle per evitare di caricare l’articolazione lesionata. Per le fratture più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico seguito da un periodo di immobilizzazione e fisioterapia.
La caviglia è un’articolazione complessa che collega i malleoli della tibia e del perone all’astragalo. È responsabile del sostegno del peso corporeo e consente movimenti fondamentali come la dorsiflessione (camminare sui talloni) e la plantarflessione (camminare sulle punte dei piedi). A causa della sua posizione anatomica e del ruolo di supporto che svolge, la caviglia è particolarmente suscettibile a infortuni come distorsioni e fratture.