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Magnetoterapia: come posizionare i magneti

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Sommario articolo

Per capire come posizionare i magneti nelle apparecchiature utilizzate per la Magnetoterapia, è necessario preliminarmente comprendere che il componente essenziale è il solenoide, che ha una forma piatta. Questo perché il solenoide deve essere in contatto diretto con la parte del corpo da trattare, a meno che non si tratti di solenoidi a cilindro, nei quali il paziente stesso si posiziona all’interno. Questi solenoidi possono avere diverse forme, tra cui circolare, rettangolare o cilindrica, e possono essere utilizzati singolarmente o in coppia, mantenuti insieme da una fascia. L’importante è che producano campi magnetici con intensità e frequenza uniformi.

La frequenza delle onde magnetiche varierà a seconda del tipo di disturbo da trattare. È importante notare che si tratta di onde non ionizzanti, che agiscono esclusivamente a livello biologico senza penetrare nei tessuti o generare calore. Di conseguenza, non ci sono effetti collaterali o controindicazioni significative.

In generale, l’apparecchiatura per la Magnetoterapia comprende i seguenti componenti:

  1. Un piccolo computer da cui proviene l’energia necessaria per generare il campo magnetico.
  2. Cavi di collegamento che connettono il computer ai solenoidi.
  3. I magneti o solenoidi stessi, che sono fondamentalmente piastre metalliche applicate su fasce specifiche da posizionare sulla zona da trattare.

Per trattare piccole aree del corpo, è possibile utilizzare una fascia irradiante. Tuttavia, se l’area da trattare è più ampia, è consigliabile utilizzare una coppia di solenoidi a cuffia o persino un tappetino irradiante per generare un campo elettromagnetico più ampio e intenso.

I parametri del trattamento, come la frequenza e la durata, devono essere impostati sui solenoidi tramite un’apposita centralina. Aumentare l’intensità del campo magnetico non ridurrà necessariamente il tempo del trattamento.

La durata complessiva dei cicli di trattamento varierà da un minimo di 8-10 giorni fino a oltre 20-30 giorni, o in alcuni casi persino 3-4 mesi, a seconda dell’intensità del dolore e della durata del disturbo.

I dispositivi utilizzati nella magnetoterapia sono principalmente noti come solenoidi, ma sono spesso denominati anche magneti. Questi solenoidi sono costituiti da conduttori metallici di forma cilindrica attraversati da una corrente elettrica, il che genera un campo magnetico. Questo campo magnetico ha linee di forza che rappresentano sia il polo positivo che quello negativo del campo.

La corretta disposizione dei solenoidi sul corpo è fondamentale per garantire l’efficacia del trattamento nella magnetoterapia. È essenziale posizionarli in modo adeguato nelle varie zone del corpo che devono essere trattate con questa terapia.

Come si posizionano i solenoidi?

Nel corso del trattamento con magnetoterapia, è necessario comprendere come posizionare i solenoidi in modo ottimale per ottenere i migliori risultati. Questa disposizione può variare in base alla zona specifica del corpo che richiede trattamento. Ad esempio, la posizione dei solenoidi può essere diversa per trattare la zona lombare rispetto a quella cervicale, alle spalle, all’anca, al ginocchio, al polso, alla caviglia o al gomito.

Una corretta disposizione dei solenoidi contribuisce a garantire che il campo magnetico agisca in modo mirato sulla zona bersaglio, stimolando la guarigione naturale del corpo. Tuttavia, è importante sottolineare che la posizione esatta dei solenoidi e la durata del trattamento devono essere determinate da un professionista medico o terapeuta specializzato in magnetoterapia, poiché possono variare a seconda delle specifiche esigenze del paziente e della condizione medica da trattare.

Ora esaminiamo come si collocano questi solenoidi nelle aree sensibili che includono:

  • zona lombare
  • zona cervicale
  • zona spalla
  • zona anca
  • zona ginocchio
  • zona polso
  • zona caviglia
  • zona gomito

Magnetoterapia per la zona lombare


I solenoidi sono alloggiati all’interno di una fascia a doppio colore che ricorda la forma di un marsupio. Collochiamo la fascia in modo che il lato verde, rappresentante il campo positivo, sia rivolto verso la zona lombare. Questa disposizione è ideale per trattare condizioni come la lombalgia, l’artrosi e le contratture. È fondamentale assicurarsi che la fascia sia strettamente a contatto con la parte del corpo in cui si avverte il dolore.

Magnetoterapia per la zona cervicale

L’utilizzo è estremamente agevole. La parte verde della fascia deve essere posizionata in modo che sia in contatto diretto con l’area da trattare. Se la pressione sulla zona del collo non è fastidiosa, è possibile rimanere in posizione seduta o sdraiata in modo che il campo magnetico agisca in modo più mirato sull’area interessata. Questa modalità di applicazione è adatta per trattare condizioni come l’osteoporosi, la cervicalgia, l’artrosi e le contratture che coinvolgono la zona cervicale.

Magnetoterapia per la spalla

Attraverso questa modalità di utilizzo (assicurandoci che il lato verde, rappresentante il polo positivo, sia sempre in contatto diretto con il corpo), siamo in grado di affrontare una vasta gamma di problematiche che coinvolgono questa articolazione complessa. Queste includono condizioni che vanno dalle fratture alla periartrite scapolo-omerale, e persino le contratture che interessano i muscoli nelle vicinanze dell’articolazione della spalla.

Magnetoterapia per la zona anca

Attraverso questa modalità di utilizzo, è possibile gestire condizioni come la coxartrosi, infiammazioni articolari, osteoporosi e contratture dei muscoli circostanti l’articolazione.
Anche in questa procedura, è importante assicurarsi che il campo magnetico positivo, rappresentato dal lato verde, sia posizionato direttamente sulla zona oggetto di trattamento.

Magnetoterapia per la zona ginocchio

Il procedimento di applicazione rimane costantemente lo stesso! Questo tipo di applicazione è idoneo per affrontare problematiche come la carenza di ossificazione, tendiniti dei legamenti laterali e condizioni artritiche o artrosiche che coinvolgono il ginocchio.
Se la posizione dovesse risultare scomoda o dolorosa, è possibile alleviare il disagio posizionando un asciugamano arrotolato sotto la fossa poplitea e piegando leggermente il ginocchio, il che contribuirà a ridurre il fastidio.

Magnetoterapia per la zona polso

Si consiglia di avvolgere il polso in modo che l’intero campo magnetico lo circondi, assicurandosi che il lato verde positivo sia costantemente in contatto con l’area del corpo da trattare. Questo tipo di applicazione è efficace per affrontare condizioni come il ritardo nella guarigione delle fratture, l’osteoporosi in specifiche zone, le tendiniti e l’artrite che coinvolgono il polso.

Magnetoterapia per la zona caviglia

Provvediamo a circondare completamente l’articolazione della caviglia con la fascia per ottenere il massimo beneficio dal trattamento. Questo metodo di applicazione è comunemente usato per affrontare condizioni come l’artrosi, l’artrite, l’osteoporosi, il ritardo nella guarigione delle fratture, le tendiniti e le distorsioni che coinvolgono la caviglia.

Magnetoterapia per la zona gomito

Effettuando una leggera regolazione della fascia in direzione della mano, si riesce a coprire in modo completo l’intera articolazione. Continuando a spostarsi verso il gomito, è possibile coinvolgere anche la muscolatura flesso-estensorea della mano, l’epicondilo e l’epitroclea (per il trattamento di specifiche tendiniti). Questo metodo di applicazione è indicato per affrontare condizioni come l’artrosi e il ritardo nella formazione dell’osso dopo fratture.
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