La magnetoterapia al piede è un trattamento che presenta una notevole efficacia in caso di fratture o microfratture che interessano il piede.
Infatti, la magnetoterapia piede permette di migliorare il metabolismo e la microcircolazione del sangue ossigenato nei tessuti.
Questa terapia stimola i processi di guarigione e causa l’evacuazione dei metaboliti: in sostanza, riesce ad accelerare la guarigione della frattura e a creare nuovo tessuto attraverso una rapida composizione di tessuto osseo e un più celere processo di calcificazione.
Inoltre, attiva l’ormone paratiroideo, per cui ci si serve della magnetoterapia per accelerare la guarigione delle fratture e della pseudoartrosi, in quanto porta un rafforzamento delle endoprotesi rilasciate e, quindi, dolorose.
Magnetoterapia piedi: cos’è
La magnetoterapia consiste in un trattamento che si serve degli effetti del campo magnetico generato da correnti elettriche, utilizzandoli per abbreviare i tempi di guarigione, accelerare il processo riparativo e ridurre il dolore percepito dal paziente.
Questa terapia mira a regolarizzare l’equilibrio elettrochimico della cellula e a restaurare la necessaria permeabilità propria della membrana cellulare.
Si tratta di un trattamento di fisioterapia efficace, sicuro e non invasivo, che porta un’interazione dei campi magnetici con le cellule, così da favorire il recupero delle condizioni di equilibrio.
Esistono tre diversi tipi di magnetoterapia, per cui, in base alla frequenza utilizzata, è possibile parlare di magnetoterapia statica, a bassa frequenza o ad alta frequenza pulsata (CEMP).
La magnetoterapia statica e quella a bassa frequenza si servono di magneti, che vengono applicati sulla zona interessata.
La magnetoterapia ad alta frequenza pulsata, invece, utilizza onde radio per stimolare le cellule andando più in profondità: per questo motivo, viene utilizzata per anche per la cura di organi interni.
Magnetoterapia fratture piede
Le fratture di piede e caviglia sono molto comuni e, nella maggior parte dei casi, comportano la rottura di ossa diverse dell’articolazione.
Nello specifico, le componenti più soggette a fratture sono il calcagno, le ossa del metatarso, le falangi, l’astragalo e lo scafoide.
La frattura al piede può essere netta, composta o scomposta.
Le fratture del calcagno, ossia l’osso su cui si scarica l’intera pressione del corpo, e dell’astragalo, ossia l’osso che collega tibia, perone e calcagno, sono quelle più complesse e la cui guarigione è più lenta.
Infatti, si tratta di ossa poco irrorate dai vasi sanguigni e nelle quali, quindi, è più difficile la calcificazione dei frammenti dovuti alla frattura.
Al contrario, le fratture più semplici da ricomporre sono quelle delle falangi, mentre quelle più frequenti sono senza dubbio le fratture del metatarso e dello scafoide.
In tutti questi casi, la magnetoterapia al piede presenta l’indubbio vantaggio di accelerare il processo di calcificazione e di ridurre, quindi, i tempi di guarigione.
Magnetoterapia controindicazioni
La magnetoterapia è controindicata in soggetti con neoplasie, portatori di protesi autistiche o di pacemaker, affetti da tubercolosi, micosi, malattie virali o diabete giovanile con neoplasie.
Inoltre, non è indicata per donne in gravidanza.