Eventuali meniscopatie possono essere trattate attraverso il ricorso alla magnetoterapia per menisco rotto o per lesioni a carico di questo.
Quando si parla di meniscopatie, si intende quell’insieme di patologie che interessano l’articolazione del ginocchio e, in particolare, il menisco.
Il menisco è una cartilagine fibrosa, che si colloca tra la superficie del femore e la superficie della tibia, per stabilizzare l’articolazione del ginocchio ed ammortizzare le sollecitazioni che gravano e interessano l’intera articolazione.
In presenza di affezioni a carico di un menisco o di entrambi i menischi, si parla in via generale di meniscopatia: il termine “meniscopatia”, infatti, indica in modo ampio tutte le malattie e le patologie che interessano il menisco.
In genere, le lesioni dello stesso sono causate da eventi traumatici, di solito legati allo svolgimento di attività sportiva in modo abituale, ma anche in modo sporadico e non costante.
Anche il naturale trascorrere del tempo incide sulla struttura del menisco, che perde la propria elasticità, portando il soggetto ad essere più esposto al rischio di lesioni e di traumi di diversa entità.
Il sintomo più comune in coloro che soffrono di meniscopatia è il dolore, che, in molti casi, non compare fin dai primi tempi, soprattutto quando si tratta di lesioni di lieve entità.
Invece, nei casi di rottura del menisco, si verifica uno staccamento di una parte della cartilagine, che si sposta dalla sua sede naturale e va a bloccare l’intera articolazione, impedendo anche l’esecuzione di semplici ed elementari movimenti.
Tuttavia, anche nei casi in cui non si arriva ad un blocco completo, può accadere che il ginocchio si gonfi in breve tempo, diventando dolente e presentando versamenti di liquido sinoviale.
Magnetoterapia per menisco rotto o lesionato
Per i casi di meniscopatie e lesioni del menisco, si ricorre spesso alla magnetoterapia.
La struttura meniscale presenta una considerevole profondità ed è per questo motivo che, se si ricorre alla magnetoterapia, sarà necessario utilizzare frequenze ed intensità di trattamento diverse.
Queste permetteranno ai campi magnetici emessi dal dispositivo elettromedicale apposito di giungere in profondità fino al punto in cui si localizza il dolore.
In casi di meniscopatia e di lesioni più o meno gravi, ma anche in caso di contusioni, la magnetoterapia lavora per stimolare la rigenerazione tissutale, servendosi di un meccanismo di ripolarizzazione delle membrane cellulari.
Inoltre, contribuisce alla neuro regolazione delle attività biochimiche tissutali e alla velocizzazione dei fenomeni riparatori, attraverso un’azione biorigenerante, antiedematosa, antalgica e antinfiammatoria.